Feed a cat, read a book: volontariato animalista, arte

Chi scrive è convinta che la missione primaria delle arti sia una sola: tradurre le problematiche del mondo in linguaggio artistico e trasmetterle, in modo da portare a una maggiore consapevolezza di sempre più persone. E il progetto bolognese Feed a cat, read a book si sposa alla perfezione con questa ideologia. Questa iniziativa si fonda infatti sulla redazione di sei racconti in cui protagonisti sono i gatti, da fornire a realtà come oasi feline, gattili e rifugi: l’idea è che questi racconti possano essere barattati con i beni di prima necessità di cui queste realtà hanno costante bisogno. A permettere la stampa dei racconti in grande scala è stata una raccolta fondi.

Feed_a_cat

Il logo del progetto “Feed a cat, read a book”

Non è certo un caso, data la natura del progetto, che si tratti di una collaborazione tra l’associazione culturale Diciottoetrenta, che si occupa per l’appunto di cinema , teatro, corsi di lingue e arteterapia, due personalità di stampo artistico e una educatrice/cat sitter: orientamenti mentali diversi, ma uniti in un legame fortissimo dall’amore per i gatti. L’idea nasce dalla mente della scrittrice Maria Silvia Avanzato, ma non l’ha realizzata in solitudine. Oggi, vi presentiamo le sei grandi donne che hanno dato vita a Feed a cat, read a book: Marilisa Mainardi, Francesca Bernardoni e Giorgia Loi, rispettivamente presidente, vicepresidente e consigliere dell’associazione Diciottoetrenta (presidente Diciottoetrenta), la cat-sitter Ivana Bonafede, la scrittrice Maria Silvia Avanzato e l’illustratrice Annelisa Bonetti. A raccontarsi lasciamo però che siano loro stesse nel simpaticissimo video che segue, in cui Marilisa, Giorgia, Ivana, Maria Silvia e Annelisa si raccontano… e raccontano i loro mici. Manca Francesca all’appello, che però compenserà la sua assenza nel prossimo video del progetto.

banner


Come chi ha guardato il video saprà già, scrittrice dei sei racconti proposti da Feed a a cat, read a book è Maria Silvia, mentre Annelisa ne è illustratrice. Si tratta di racconti che dipingono situazioni-simbolo, come il gatto anziano che protegge una cucciolata, il gatto che si trova sempre solo in casa e che cerca modi suoi per vincere la solitudine o una gattina troppo umanizzata dalla sua umana. In sostanza, ciascuno di questi racconti brevi descrive dei sentimenti che tutti conosciamo: e proprio in questo sta la forza del progetto.