Guai in vista per la veterinaria Kristen Lindsey

La storia della veterinaria Kristen Lindsey è ormai datata, ma continua a fare parlare.

Kristen Lindsey

Tutto comincia nello stato del Texas in aprile 2015, quando sulla pagina Fb della Lindsey compare una foto che ritrae la ragazza mostrare orgogliosamente un gatto bianco e rosso ferito mortalmente alla testa da una freccia. La veterinaria nel post commenta come “l’unico gatto selvatico buono è un gatto selvatico morto” e si autodichiara “veterinaria dell’anno”. Non posteremo qui la suddetta foto in rispetto degli animi più sensibili, chi fosse interessato soddisferà la sua curiosità con una ricerca google ricercando il nome della veterinaria.

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La vicenda si è poi ramificata nel corso del tempo. L’animale ucciso sembra essere stato identificato come Tiger, un gatto del vicinato pacifico, amichevole e ben lontano dall’essere selvatico o randagio. La sua umana, Amy Hemdell, ha pubblicato un suo video su Youtube in cui Tiger è tutto tranne che aggressivo.


La bufera è scoppiata: su FB è nato persino un gruppo a sostegno di Tiger e le richieste di giustizia per il povero gatto si sono moltiplicate. Accusata da ogni angolo, la Lindsey ha dichiarato come colpendo Tiger avesse pensato a proteggere i suoi animali da un potenziale animale selvatico portatore di rabbia. Una risposta quantomeno conveniente, dato che la legislazione del Texas non punisce eventuali atti di crudeltà contro gli animali qualora compiuti a scopo di difesa. A peggiorare le cose, sembra sia anche impossibile accertare che l’incidente sia avvenuto in Texas, e dal momento che in altri stati americani l’uccisione di gatti selvatici non è punita dalla legge non sarebbe possibile procedere contro la veterinaria.

Dal web giungono altre notizie contrastanti: sembra che lo studio veterinario per cui lavora l’abbia licenziata dissociandosi del tutto dalle azioni dell’ex collega, mentre la Lindsey ha negato il tutto sul suo profilo FB. Tale profilo è ormai stato cancellato, ma rimane quello che sembra uno screenshot del post incriminato.

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Arriviamo al 25 giugno 2015. Il Consiglio Nazionale del Texas degli Esaminatori Medici Veterinari (Texas State Board of Veterinary Medical Examiners), l’organo col potere di revocare alla donna la licenza veterinaria, a tale data non aveva ancora istituito procedimenti disciplinari ai danni della Lindsey, né aveva confermato fosse in atto un’indagine in merito.

Sarà stato il tam-tam, saranno stati i tempi giudiziari, ma fatto sta che al 31 agosto 2015 è giunta notizia di come il Consiglio Nazionale abbia trovato Kristen Lindsey colpevole di aver violato le norme a cui i veterinari del Texas devono obbedienza. Non è ancora nota la sanzione che la veterinaria dovrà affrontare, ma verrà resa pubblica in ottobre 2015.

Chiaramente noi speriamo in una revoca della licenza. E la ragione è semplice. Nessun essere umano, seppure costretto in qualche modo dalle circostanze a difendersi da un animale finendo per ucciderlo, dovrebbe provare piacere nell’abbatterlo. A noi, vantarsene sembra contrario a qualsiasi sensibilità e riprovevole soprattutto in un veterinario. Che meglio di chiunque dovrebbe sapere che se un gatto è selvatico è rabbioso la colpa non è certo del povero animale. Nel caso specifico, poi, è stato provato come Tiger non fosse affatto pericoloso. Anche ammettendo che la Lindsey ignorasse il fatto, da quando in qua l’ignoranza è una giustificazione per la legge?