La collaborazione italo macedone contro il randagismo, a opera dell’Enpa

È una triste realtà che esistano paesi in cui la cultura della gestione del randagismo, né tanto meno la concezione della sterilizzazione come pratica necessaria per garantire una vita migliore agli animali senza casa. In gran parte di questi casi, le associazioni animaliste del luogo combattono sole contro tutti i problemi che incontrano di volta in volta; ma occasionalmente, viene tesa una mano. La collaborazione italo macedone contro il randagismo ne è un esempio.

Fonte: https://www.balcanicaucaso.org

Nei giorni 1, 2 e 3 settembre proprio la nostrana Enpa si è recata a Skopje, in Macedonia, per incontrare sia i volontari dell’associazione del luogo Anima Mundi, sia una serie di figure di rilievo nella politica del paese. Nello specifico il Gabinetto del Primo Ministro della Repubblica di Macedonia, il Consigliere del Premier per le politiche agricole, forestali e idriche Lence Nikolovska; il Consigliere per le politiche ambientali Dragan Jovanov; il direttore dell’Agenzia veterinaria Zoran Atanasov; il Presidente dell’Ordine dei veterinari della R.M. dott. Tomislav Nikolovski; il Presidente del JKP Parcheggi Centro Sasha Bogdanovich, nonché vari rappresentanti delle suddette istituzioni e il vicecapo missione dell’Ambasciata d’Italia a Skopje, Giacinto Liquori.

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Il colloquio con questa serie di personaggi è stato, al dire di Enpa, parecchio promettente, e ci sono quindi tutte le basi per avviare, assieme ad Anima Mundi, un progetto di controllo del randagismo e di educazione della popolazione a una vita in comune di stampo corretto con un animale domestico. Un ruolo nel progetto lo ricoprirà anche il Municipio di Skopje, che si è impegnato a promuovere misure aggiuntive per la risoluzione del problema del randagismo.

Così ha commentato la vicenda Carla Rocchi, Presidente Enpa:

“Il passo successivo è quello di individuare nel dettaglio le diverse fasi del progetto-pilota per poi passare alla fase operativa, tanto più urgente e necessaria in un paese per il quale, come per altri contesti della regione balcanica, il randagismo rappresenta un serio problema”.

Questa iniziativa è nata come risposta alle uccisioni sommarie di cani randagi verificatesi in Macedonia, dopo la morte di un bimbo ad opera un cane di proprietà. Proprio Carla Rocchi, ha inviato una una lettera all’ambasciatore della Macedonia in Italia proponendo un intervento. Speriamo allora che la collaborazione italo macedone contro il randagismo dia i suoi frutti!