Perché il gatto si struscia contro le gambe o gli oggetti? Scopriamo le marcature di familiarizzazione

Succede, scrivendo di gatti, di documentarsi su un qualche fenomeno felino, o di scoprirne di nuovi. Si tratta, insomma, di un’occupazione educativa. In questa occasione, nello specifico, ci siamo imbattuti in un concetto altisonante: le marcature di familiarizzazione del gatto. Una locuzione che lascerà forse interdetti molti, ma il concetto è più semplice di quanto ci si aspetterebbe, e risponde alla domanda che sicuramente ognuno di noi si è posto “Perché il gatto si struscia contro le gambe o gli oggetti?”

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Il gatto, per antonomasia, si struscia sulle gambe delle persone a lui familiari, e talvolta non solo. Così facendo, e questo dettaglio è forse meno noto ma comunque più che rilevante, rilascia addosso a noi, tramite le guance, il suo odore. In questo modo, tramite le ghiandole presenti in quel punto del corpo, rilascia i suoi personali marchi ferominali; e le marcature di cui parliamo sono proprio quelle prodotte con questa modalità.

In questo modo, in un certo senso, “ci marchia” come sua proprietà. Ci definisce come parte del suo mondo. Lo stesso discorso vale per gli oggetti a cui sceglie di dedicare la sua attenzione in questo modo.

C’è però molto di più da raccontare a riguardo.

Le marcature di familiarizzazione del gatto hanno una funzione ben più ampia di questa. Creano, infatti, punti di riferimento nel suo spazio vitale e “bollano” come persona di cui fidarsi l’umano scelto per questa pratica.

In pratica, la persona o l’oggetto che il gatto decide di marcare, diventa per lui “un oggetto di attaccamento o calmante”.

Ancora una volta, il nostro felino domestico si dimostra ben più sfaccettato di come è dipinto da alcuni. Micio lascia, certamente, si di noi il suo odore per rendere nota a eventuali intrusi la sua relazione con noi. Eppure, la funzione della marcatura di familiarizzazione rivela anche un animale bisognoso di stabilità e soprattutto bisognoso di noi, in termini realmente emotivi. Alla faccia di chi afferma che per i nostri gatti non contiamo nulla!