Bombardato il rifugio Best Friends, in Ucraina

Ci sono notizie che non vorremmo mai dover dare, e che ancor meglio ci piacerebbe non fossero affatto originate dal fatto scatenante. Purtroppo, dovere di umanità e di cronaca ci porta a esserne voce. In questo caso in particolare. Non c’è un modo facile per dirlo: è stato bombardato il rifugio Best Friends, sito in Ucraina, e sono morti diversi tra cuccioli e giovani cani. Il rifugio, per la precisione, si trova a Makariv, area appartenente a Kiev.

Gatto di Kiev – Photo by Iryna Marmeladse on Unsplash

La notizia è del 3 marzo, e stavolta tristemente corrisponde al vero. Facciamo questa specifica perché in data 1° marzo era già circolata la notizia di un’esplosione che ha interessato il rifugio.

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In quel caso, però, fortuna ha voluto che i volontari fossero presenti, e sfidando le fiamme sono riusciti ad aprire le gabbie per permettere la fuga agli animali in pericolo. L’incendio divampatosi a causa dell’ordigno esplosivo aveva però danneggiato la struttura.

E Best Friends era, particolare che rende ancora più triste l’epilogo finale, sulla buona strada per portare al sicuro gli animali.

Quanto segue è riportato sulla relativa pagina Facebook dalla onlus OIPA, di cui è lega-membro l’associazione ucraina Happy Paw.

Proprio ieri […] il rifugio chiedeva aiuto per recuperare del materiale da costruzione per sistemare in qualche modo box, recinzioni e finestre, facendo appello anche alla popolazione locale.

Avevano inoltre ringraziato la vicina città di L’viv poiché con l’aiuto di alcune persone e di una società locale avevano ricevuto una fornitura di cibo e ci si stava preparando con alcuni trasportini per l’evacuazione di alcuni degli animali.

Un’ora dopo, si è verificata l’esplosione che ha portato via diverse vite.

Quante, non è possibile quantificarlo, come spiega Valentina Bagnato, responsabile Relazioni internazionali dell’OIPA International.

 “Al momento non sappiamo quante siano le vittime. I volontari erano riusciti a recarsi al rifugio ieri mattina per portare cibo agli animali. Essendo ora la zona sotto assedio non possono spostarsi sul luogo per verificare, anche perché hanno carenza di gasolio”

Gatto di Kiev – Photo by Eugene Chystiakov on Unsplash

Solo circa un mese fa, Best Friends aveva organizzato una campagna fotografica, fatta di scatti che ritraevano i volontari insieme agli animali del rifugio, per creare consapevolezza in merito al dramma del randagismo.

Non ci sono davvero le parole giuste per aggiungere alcunché. Il pensiero che esseri innocenti possano pagare il prezzo di una follia dittatoriale spezza il cuore. E questo è tutto.