Il gatto si offende quando andiamo in vacanza?

Se n’è accorto chiunque, avendo un gatto, è andato in vacanza senza lui/lei per qualche giorno. Al rientro, diventa chiaro che Micio si è accorto benissimo che ci siamo allontanati da casa per più tempo del solito; e qualche volta, persino, tende a rifiutare le attenzioni e le coccole che vorremmo regalargli, perché ci è mancato, quasi fosse offeso e ci tenesse il muso. Ma è davvero così? Il gatto si offende quando andiamo in vacanza, perché abbiamo osato lasciarlo solo e non portarlo con noi? Non esattamente, o almeno non sempre. La ragione del suo comportamento, talvolta, risiede in un sentimento ben differente: l’ansia da separazione.

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È facile, considerando la fama del gatto come animale permaloso e vanesio, pensare che un gatto che si nasconde e ci “rifiuta” lo faccia perché ritiene che lo abbiamo trascurato e vuole farci capire che non possiamo andare e venire come ci pare senza aspettarci conseguenze.

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La realtà, più spesso, è che sì, Micio si ritiene trascurato, ma probabilmente ha anche temuto, a un certo punto, che non saremmo più tornati a casa. Inoltre, poiché non ha avuto modo di imprimere il suo odore su di noi quanto è solito, il suo olfatto percepisce su di noi qualcosa di strano, sbagliato.

Non è strano, alla luce di questo, che Micio tenda a non lasciarsi avvicinare più di tanto o persino si nasconda da noi. Un gatto che si nasconde non è offeso: è spaventato, o quantomeno intimorito. E quindi, può benissimo arrivare a soffiare o graffiare se messo alle strette.

Fonte: http://www.pawprintsthemagazine.com/

E se a questo mischione di fattori si aggiunge che è stato costretto ad abituarsi alla presenza di pet-sitter, o a una pensione per gatti, e che forse noi siamo tornati proprio appena aveva iniziato a farci l’abitudine, non c’è da stupirsi che sia scombussolato. Del resto, i gatti adorano la loro routine.

Dunque, è falso, almeno la gran parte delle volte, dire che il gatto si offende quando andiamo in vacanza. Ha solo bisogno di essere rassicurato, vederci attorno a lui come è abituato a fare, per tranquillizzarsi.