Il disperato grido di aiuto di Andrea Cisternino, intrappolato in Ucraina

“Mi trovo all’interno del rifugio con 4 persone, di cui 3 donne, e 453 animali di tutte le specie. Siamo senza acqua da più di 24 ore, senza cibo per animali e umani. Chiediamo aiuto”. Queste sono le drammatiche, quasi tragiche parole, di un nostro connazionale in Ucraina: è il disperato grido di aiuto di Andrea Cisternino, gestore del rifugio Kj2 Italia di Kiev.

L’appello di Andrea arrivato tramite il giornalista Locatelli

L’appello, più che urgente, è stato diffuso da Claudio Locatelli, giornalista che si trova a Kiev. È stato diffuso, tra i vari canali, su Facebook, con l’invito a tutti a diffonderlo il più possibile il messaggio, taggando il Ministero degli Esteri e i politici regionali.

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Purtroppo, il rifugio Kj2 si trova in una zona occupata dai russi, irraggiungibile da mezzi comuni e “mondani”. Il solo intervento possibile è quello della Croce Rossa ucraina, che però può attivarsi soltanto su richiesta del governo del paese. E, tristemente, una richiesta simile può essere inoltrata solo raggiungendo un accordo con i russi. Un obbiettivo che, appunto, senza l’intercessione delle autorità italiane è pressoché impossibile da raggiungere.

L’interessamento da parte dell’Ambasciata

La buona notizia è che l’ambasciata italiana, attualmente allocata a Leopoli, si sta interessando del caso. Il disperato grido di aiuto di Andrea Cisternino non è passato inosservato. 

Al rifugio Kj2 sono riusciti a reperire acqua da un pozzo vicino, che purtroppo si è rivelata non potabile e pertanto da bollire prima che possa essere consumata. Nel frattempo le ore da 24 sono diventate 48, e persone e animali rischiano realmente di morire di fame e sete.

Purtroppo, c’è davvero poco che noi, come comuni cittadini, possiamo fare. Quello che ha suggerito Claudio Locatelli è di fare pressione sul nostro governo, affinché sia evidente il nostro interesse e buon cuore, perché si attivino tutte le risorse possibili.

Queste sono le ultime notizie, le più recenti che abbiamo reperito.

Quello che segue, invece, è il comunicato ufficiale del Ministero degli Esteri italiano, come pubblicato sulla pagina Facebook di Enpa:

La Farnesina segue con la massima attenzione la situazione del connazionale Andrea Cisternino, che gestisce un centro per la protezione degli animali abbandonati vicino a Kiev. In particolare, nel contesto delle attività in corso per assistere gli italiani che ancora si trovano in Ucraina, l’Unità di Crisi, in raccordo con l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, si è attivata per facilitare, tramite contatti con le Autorità locali, l’arrivo di cibo e medicinali veterinari. Il “Rifugio Italia Kj2” di Kiev, fin dalla sua apertura, 10 anni fa, è in contatto con la nostra Ambasciata, che ne riconosce le attività e che, negli anni, ha sostenuto nei rapporti con le autorità locali. La struttura, a nord di Kiev, si trova ora sulla direttrice delle forze armate russe provenienti da nord. L’Ambasciatore Zazo aveva visitato il centro prima dell’inizio delle ostilità. La possibilità di fare giungere viveri nell’area è legata ad una sospensione dei combattimenti da parte dei belligeranti.

Gli ultimi aggiornamenti

Intanto, il giornalista Claudio Locatelli, ha rilasciato un aggiornamento tramite video poche ore fa. Dal minuto 13:25 circa parla di Andrea Cisternino e conferma che la Farnesina si è attivata per risolvere la situazione e, in sostanza, adesso sta alle autorità Ucraine prendere in mano la faccenda.

Purtroppo, a parte chiedere a gran voce aiuto per questo grande uomo, che fin dall’inizio non ha voluto abbandonare i suoi animali, e attendere gli sviluppi dalle autorità, non possiamo fare altro. Speriamo che la situazioni si sblocchi il prima possibile.